top of page

Cosa contiene il dentifricio?


Cosa contiene il dentifricio che usi abitualmente?

Hai mai provato a leggere gli ingredienti che compaiono sulla scatola del dentifricio?

Un buon dentifricio dovrebbe avere una composizione semplice e limitare la quantità di conservanti, coloranti e allergeni.

Vediamo insieme i componenti di base :

Abrasivi - Le sostanze abrasive come Silica, Sodium Bicarbonate, Calcium Phospate, Perlite ecc. rimuovono la placca e gli eventuali residui alimentari.

Tensioattivi - la stragrande maggioranza dei detergenti per la cura personale contengono una sostanza chimica chiamata SODIUM LAURYL SULFATE.

E' responsabile della schiuma e a livello industriale è quasi indispensabile nella maggior parte dei prodotti per la cura della persona, della casa e dell'ambiente.

Il suo basso costo determina un ampio profilo di applicazione e noi quotidianamente ne veniamo in contatto. Questo provoca una accentuata esposizione di questa sostanza che nelle persone più sensibili può sfociare in fastidiosi disturbi o patologie.

Fluoro (Sodium Fluorite) - Fungicida, insetticida e conservante.

E' contenuto principalmente nelle acque e negli alimenti. Si stima che circa il 20% dei prodotti farmaceutici attualmente in commercio contenga uno o più atomi di fluoro, è la principale sostanza contenuta negli psicofarmaci perchè ha effetti sul sistema nervoso.

Diversi studi evidenziano la tossicità del fluoro, responsabile della distruzione della flora batterica e degli enzimi.

Nel 2006 il consiglio nazionale delle ricerche scientifiche ha dichiarato che il fluoro è responsabile di danni a denti e ossa e il suo accumulo nella tiroide è causa di squilibri ormonali. E' sconsigliabile ai bambini fino ai 6 anni.

Antibatterici - il Triclosan è un disinfettante molto diffuso, in una grande varietà di prodotti di uso comune come saponi, deodoranti, detersivi per la casa, dentifrici e collutori. Nei cosmetici ne è consentito l'impiego ad una concentrazione fino allo 0,3%.

Anche se di solito è presente in quantità ridotte non si consigliano i dentifrici che lo contengono, piuttosto è preferibile premiare le aziende che lo hanno eliminato dai loro prodotti. L'effetto antibatterico si può ottenere senza aggiungere antibatterici, ma semplicemente creando un ambiente sfavorevole alla vita dei batteri (ad es. cambiando il pH)

Nè è stata certificata la sua persistenza e il suo accumulo negli organismi, sono state ritrovate tracce perfino nel latte materno.

L'organizzazione europea dei consumatori invita comunque a non eccedere nell'uso di prodotti contenenti questa sostanza e di limitarne l'impiego quando l'azione disinfettante non è necessaria.Gli scienziati stanno ora chiedendo la rimozione del triclosano dai prodotti di consumo, poiché sta contaminando la rete alimentare degli oceani. Uno studio del 2009 dimostra che ¼ dei delfini che si trovavano al largo della Florida avevano tracce di questa sostanza nel sangue.

Limonene - ottimo solvente e potente sgrassatore, emana un delizioso profumo di arancio-limone. Può essere di origine naturale (dall’olio di agrumi) o sintetica e chimicamente è un combustibile.

Poiché lo zucchero favorisce la crescita dei batteri che causano la carie dentaria, sono in genere utilizzati in sostituzione edulcoranti artificiali come:

Sorbitolo - questo zucchero regala al prodotto un sapore gradito, senza pericolo di carie perché indigesto ai batteri. E' utilizzato in varie preparazioni dell'industria alimentare, oltre ad avere un notevole potenziale di conservazione. Il sorbitolo è una molecola osmotica che favorisce la fermentazione intestinale, pertanto, l'abuso nel consumo può facilmente provocare reazioni intestinali collaterali quali meteorismo, tensione addominale e diarrea.

Gomma Xanthane - un carboidrato, ottenuto dalla fermentazione di sostanze vegetali grazie ai batteri “Xanthomonas campestris”. con funzione addensante, stabilizzante, gelificante.

Coloranti artificiali: contrassegnati dalla sigla CI: il tipico colore verde intenso di alcuni dentifrici.

Conservanti - sono componenti necessari per evitare il deterioramento dei prodotti. I più utilizzati, a norma di legge, sono le sostanze della famiglia dei Paraben, purtroppo però riescono ad attraversare perfino la barriera placentare ed arrivare nel sangue futuro nascituro.

Aromi - è grazie a questi che dopo il lavaggio percepiamo una piacevole sensazione di freschezza. Possono essere sia di origini naturali che sintetiche.

Dentifricio come sceglierlo?

Occorre imparare a leggere le etichette ed evitare gli elementi più sospetti !

La tossicità degli elementi non sta in una singola confezione ma nell'insieme di tutti i prodotti che li contengono.

Siamo noi l'accumulatore che a fine giornata ne fa il pieno. Tutte queste sostanze se non smaltite circolano nel corpo sfociando poi in sfoghi, manifestazione cutanee e altro. E’ utile cercare detergenti naturali con ingredienti come bicarbonato di sodio, aloe, calcio, creta, amido di tapioca biologico, olii essenziali, zinco e olio di tea tree. In conclusione, la funzione più rilevante stà nell'uso di un buon spazzolino e nelle sostanze abrasive che effettuano e aiutano la rimozione dei residui di cibo e della placca dalla bocca.

Segui su:
Recenti Posts
Archivio
bottom of page