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Problema può essere anche soluzione?




Proviamo a ragionare al contrario?

A volte vedere una situazione da un altro punto di vista ci può aiutare a capire cose mai prese in considerazione prima...... chissà!

Ad esempio all'interno del nostro corpo coabitano microrganismi benefici e patogeni. E questo è assodato.

I microbi sono sempre stati intesi come la causa delle malattie infettive …. e sembrava sensato in quanto nelle cosiddette malattie infettive si trovano sempre questi microbi.

La medicina ufficiale li ha sempre identificati come la causa.

Proviamo ad immaginarci invece i microbi come tre tipi di lavoratori:

a) quelli che devono eliminare le immondizie (spazzini) , tra di loro ci sono anche i micobatteri tubercolotici. NOOO! MA CHE PAURA!

b) quelli che devono risistemare un cratere provocato da una bomba (lavoratori di terreno) i virus – AIUTOOO! - che riempiono le ulcere, cioè le ri-elevano a livello del tessuto circostante (ricostruzione di cellule). I virus si trovano sempre solo in fase di guarigione.

c) quelli che elaborano solo i difetti degli organi, batteri che sono da paragonare a degli scavatori, che puliscono il campo dalle macerie per poterci costruire una nuova casa, cioè per permettere all'organismo di riempire il difetto come si deve (demolizione e ricostruzione di cellule).

La moltiplicazione delle cellule avviene esclusivamente nella fase di guarigione o dopo lesioni, dove sono presenti batteri.

Comunque, decide sempre il nostro cervello su quale tipo di microbo, in quale tipo di lavoro e quanto ci debba aiutare e una volta finito il lavoro sempre su comando del cervello si ritirano in qualche parte del nostro organismo dove non disturbano ma da dove possono sempre essere riattivati quando necessitano di nuovo.

QUESTO E' IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO, la capacità del nostro organismo di riparare a un danno biologico..... e non importa chi lo fa!

Nella malattia possiamo presupporre ad un errore di MADRE NATURA , magari in un primo momento può apparire così e a volte possono esserci sintomi negativi per l'individuo, ma ha un senso ed è sempre e comunque a favore della vita.

Quindi proviamo a cambiare il paradigma! Proviamo a pensare alla malattia come un programma speciale biologico e sensato della natura dove ogni processo è visto dal punto di vista evolutivo.

La cellula, l'organo e il cervello sono strettamente interconnessi e nulla succede all'interno di un organismo senza il coinvolgimento del proprio computer di bordo: il cervello.

Proviamo ad avere più fiducia in noi stessi, anche imparando a codificare le nostre emozioni.

Concediamoci più fiducia e piano piano impareremo anche a gestire la paura e ...superarla.



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